Tra i promotori l’unica rappresentante trans è antimmigrati e antiprostituzione
di Porpora Marcasciano - Liberazione - 2 luglio 2010

In più il dibattito si è svilito, c’è stata dietro una strategia di distruzione ben precisa. Gli organizzatori hanno usato lo stesso sistema che usano i politici di destra in tv: provocare fino a quando uno risponde, a quel punto basta dire un semplice “a” che diventa aggressione. Qualsiasi cosa si dice e si fa diventa un’aggressione.
Hanno fatto diventare un caso politico nazionale la supposta aggressione a Paola Concia al Pride di Napoli. Paola Concia è una politica, in quanto tale è esposta a critiche e contestazioni. In Naples there was a simple dispute by 5 transvestite drag that gave the fascist because she had gone to Casapound. From here to say that this is a violent assault goes there. So the area, "antagonist" is dismissed as violent, aggressive, when he then well see the real attack comes from them, the victim goes to the aggressor and vice versa.
This is used to motivate the Pride of Rome, which has no structure or policy claims. The document "We will not be there" has been signed by 50 associations of the Italian LGBT movement: it is almost all Italian associations, this is what needs to be clarified. A similar thing avrà un significato. Altro che prime donne.
Rattrista anche vedere come tutta l’operazione sia chiara al movimento ma non ai politici che dovrebbero rappresentarci. Mi spiace che Nichi Vendola appoggi questo Pride. La sinistra fa un passo avanti e due indietro. Credo che dei punti di riferimento ci debbano essere, io ce li ho, il mio percorso di liberazione è cominciato 35 anni fa e più passa il tempo e più mi pare chiaro, mi spiace che questo percorso prezioso venga svilito con accuse brutte, le associazioni hanno una storia e la rivendicano. In Italia l’area gay-lesbica-trans rispecchia la situazione del Paese, che è di arretramento culturale e politico. C’è il revisionismo storico, quando ci vengono rivolti certi attacchi vengono rovesciate le parole. Il termine “antagonista” oggi è usato come dispregiativo, per indicare tutti coloro che cercano di approfondire le questioni, di dare senso al proprio percorso di liberazione. E’ in corso un tentativo di discredito, di criminalizzazione di un movimento, per cui tutto quello che è critica o articolazione del discorso viene tacciato come pericoloso e violento.
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